NOVITÀ: stufa a pellet MorettiDesign mod. A7 Turbo Globe Glass

MorettiDesign si presenta al grande pubblico con un nuovo modello di stufa a pellet che racchiude l’essenzialità e la bellezza di un opera artigianale, grazie all’utilizzo di materie prime d’eccellenza, a un’attenzione sofisticata ai dettagli, alle tecnologie di ultima generazione e al rivestimento in vetro.

CARATTERISTICHE TECNICHE:

  • Radiocomando comodo per modificare le regolazioni della stufa.
  • Cronotermostato che permette di programmare le accensioni e gli spegnimenti della stufa.
  • Cassetto per la raccolta delle ceneri.
  • Porta tutto vetro.
  • Raschiatore manuale per la pulizia dello scambiatore..
  • HERMETIC: Il sistema Hermetic permette di utilizzare tutta l’aria di combustione della stufa dall’esterno dell’abitazione. Ideale per le case passive.
  • Potenza Globale 2,3 – 7,8 kw
  • Potenza all’Ambiente 2,1 – 7,0 kW
  • Rendimento Totale 90 %
  • Consumo Minimo 0,5 Kg/H
  • Consumo Massimo 1,6 Kg/H
  • Serbatoio Pellet 14 Kg
  • Uscita Fumi 80 mm
  • Ingresso Aria 33 mm
  • Assorbimento Elettrico 100 W
  • Peso 100 Kg

Optional:

  • GSM: Modulo optional che permette l’accensione ed il controllo dello status a distanza tramite rete GSM.
  • INTERFACCIA SMARTPHONE: Optionale: l’interfaccia che permette la gestione remota tramite SMARTPHONE di ultima generazione.

Prezzo al pubblico € 1.590 + IVA

Pubblicità

Le stufe a legna ventilate

Che cosa sono le stufe a legna ventilate?

Le stufe a legna ventilate sono stufe per il riscaldamento di ambienti interni che utilizzano come combustibile la legna, ma ne esistono anche modelli che utilizzano: pellet (cilindretti di legna triturata ed agglomerata); cippato (legna sminuzzata in scaglie); prodotti agricoli dedicati come il mais; biomasse in generale.

Caratteristica di tali dispositivi è che trasmettono la maggior parte del calore generato avvalendosi del principio della convenzione. Ossia riscaldano l’ambiente essenzialmente per moti convettivi di un flusso di aria, che si riscalda a contatto con la camera di combustione e poi si diffonde all’interno dell’ambiente da riscaldare o naturalmente o forzato da opportune ventole. Naturalmente, poiché le stufe in questione hanno una massa che non è sempre irrilevante, parte del calore prodotto sarà anche accumulato e trasmesso per irraggiamento sotto forma di radiazione infrarossa.

Tipologie

Le stufe ventilate sono essenzialmente distinte in due grosse categorie:

  • Stufe ventilate a convenzione naturale. Sfruttano i naturali moti convettivi che si innescano per le differenti temperature dell’ambiente. Questi moti tendono ad annullare il gradiente di temperature ed a rendere queste uniformi in tutta la stanza. Quindi non utilizzano canalizzazioni ne ventole per muovere l’aria ma solo i moti naturali.
  • Stufe ventilate canalizzate. Si avvalgono di opportune canalizzazioni che sono raccordate ad uscite secondarie dell’aria calda ventilata. Le canalizzazioni raggiugeranno e riscalderanno locali attigui o sopra l’ambiente in cui è installata la stufa. Ovviamente possono essere necessarie ventole o aspiratori per muovere l’aria calda nelle canalizzazioni. Dovendo riscaldare consistenti volumi di aria, le stufe canalizzate necessitano di una buona potenza termica  e quindi di una camera di combustione adeguata alle necessità.

Stufa a legna Piazzetta mod. E929 D-H

Caratteristiche e funzionamento.

Le stufe a legna ventilate hanno solitamente una struttura in metallo con la forma approssimativa di un parallelepipedo. Alcuni modelli, per motivi di estetica, ma anche per aumentarne la capacità di accumulo di calore, sono rivestiti da maioliche decorate sullo stile della “stube “ altoatesina. Le dimensioni di tali stufe possono essere molto variabili, a determinare comunque la loro dimensione è la complessità del modello ed, in maniera tangibile, la sua potenza termica ossia il calore generato dalla combustione in un’ ora che ovviamente sarà funzione della quantità di combustibile che viene bruciata e quindi delle dimensioni della camera di combustione.

Le parti salienti di una stufa ad aria calda ventilata sono:

  • Camera di combustione. E’ il cuore della stufa ed in essa avviene la combustione ovvero l’insieme delle reazioni di ossidazione che svilupperanno il calore. E’ solitamente realizzata in metallo,  spesso in ghisa, e reca un’ apertura frontale per il caricamento della legna che è ermeticamente chiusa da una porta in vetro da fuoco. In tal maniera viene conservata la possibilità di godere della vista della fiamma che arde come in un camino e nel contempo i prodotti della combustione non potranno contaminare l’ambiente da riscaldare.
  • Un sistema di circolazione dell’aria comburente che viene addotta alla camera di combustione. In funzione di come detto sistema viene realizzato varia la tipologia della combustione consumata nell’apparato. Il tipo che consente la combustione più pulita e più efficiente è quello che prevede due distinti flussi di aria comburente: uno primario ed uno secondario. Il flusso di aria primaria, infatti, arriva nella camera di combustione alla base del griglia su cui è posizionata la legna. Esso alimenta una prima combustione che perciò è detta primaria. Questa provoca la pirolisi del combustibile legnoso ossia produzione di calore e sviluppo di gas: idrocarburi e monossido di carbonio. Il flusso di aria comburente secondario opportunamente riscaldato viene invece introdotto nella camera di combustione dall’alto e qui incontra in controcorrente ed in regime turbolento i gas di pirolisi è li incendia. Si otterrà così ulteriore calore e pochi sottoprodotti essenzialmente anidride carbonica e vapore acqueo.
  • Un sistema di circolazione dell’aria riscaldata. La stufa all’interno della struttura metallica reca delle intercapedini attraverso cui circola naturalmente l’aria che a contatto con la camera di combustione si riscalda. Aria che, nei modelli più evoluti, viene prelevata da apposite feritoie poste sul top della stufa e fatta circolare nelle intercapedini da ventilatori a velocità regolabile dall’esterno con telecomando. L’uscita dell’aria è realizzata nella parte bassa della stufa ed è regolata da alette orientabili. L’aria calda tende ovviamente a salire e spostandosi richiama aria fredda che così viene convogliata nella stufa. Per effetto di tale moto convettivo che si viene a creare, dopo un tempo ragionevolmente lungo, l’intero ambiente si riscalderà. La stufa può prevedere ancora ulteriori uscite dell’aria calda che attraverso apposite canalizzazioni potrà raggiungere e riscaldare locali attigui o sovrastanti quelli in cui essa è allocata.

Vantaggi e svantaggi delle stufe a legna ad aria calda ventilata.

Tra i vantaggi delle stufe a legna ad aria ventilata abbiamo:

  • Usano biomasse come combustibile. Quindi assommano tutti i pregi di queste e perciò:
    • Non contribuiscono all’effetto serra. L’anidride carbonica prodotta bruciando è la stessa consumata dalla pianta, da cui la biomassa proviene, durante la crescita.
    • Consumano energia rinnovabile. Le biomasse si riformano in tempi di anni e non in ere geologiche come i combustibili fossili (petrolio o gas naturale).
    • Consumano una risorsa che il nostro paese produce in eccesso.
  • Non inquinano. La combustione genera come sottoprodotti cenere (utilizzabile come concime) anidride carbonica ed acqua.
  • Hanno un buon rendimento. La doppia combustione consente di recuperare una quantità importante di calore che andrebbe persa immettendo inquinanti in atmosfera.
  • Riscaldano l’intero ambiente. Per tale motivo riducono i problemi di umidità e muffe sui muri perimetrali.

Tra gli svantaggi:

  • Necessitano di canna fumaria. Non possono perciò essere spostate facilmente. La cosa diviene ancor più complessa per i tipi con canalizzazione.
  • Sono abbastanza costose.
  • Riscaldano l’intero volume di aria dell’ambiente. Hanno perciò costi di esercizio più alti delle stufe che riscaldano per irraggiamento che non hanno tale necessità.
  • I moti convettivi dell’aria creano movimenti di polvere. Situazione che può creare disagi a coloro che hanno problemi di allergie.

Stufa a legna Piazzetta mod. E900 M

La Castellamonte mod. Vienna

Nella storia di Castellamonte si avverte la presenza di un “filo rosso” che ha accomunato innumerevoli generazioni: è la continuità della lavorazione dell’argilla, materia prima naturale, estratta dalle cave della zona e da sempre utilizzata per la realizzazione di oggetti funzionali e decorativi.
Oggi vi presentiamo la stufa a legna mod. Vienna.

vienna_scheda

Camini e Stufe in Maiolica

La scelta della stufa o del camino in maiolica garantisce calore senza eccessivo dispendio energetico, un elemento d’arredo bello e accattivante, un metodo di riscaldamento naturale ed ecologico dato dal particolare effetto benessere che viene dalle mattonelle in maiolica. Esse hanno la caratteristica di rilasciare nell’ambiente l’energia accumulata dal giro fumi interno e dalla superficie di rivestimento come calore radiante piacevole e salutare.
Il calore emesso dalla stufa a legna per irraggiamento è dovuto ai raggi infrarossi, che in questo caso hanno una lunghezza d’onda uguale a quelli emessi dal corpo umano: un intero filone di studi mostra che le stufe in maiolica contribuiscono sostanzialmente al mantenimento della nostra buona salute. Il calore radiante, paragonabile all’effetto dei raggi del sole, agisce come riduttore dello stress. Scegliendo una stufa in maiolica è possibile ridurre notevolmente le conseguenze che derivano dal riscaldamento per convezione, come ad esempio il movimento di polvere. Ciò è fondamentale per la nostra salute, soprattutto per le persone che soffrono di allergie.
Oltre a questo, l’accumulo di calore derivante dalla massa refrattaria interna e dal rivestimento in maiolica garantisce un rilascio costante, senza picchi di temperatura nè rapidi cali, lungo tutto l’arco della giornata e anche per lungo tempo dopo lo spegnimento del fuoco.

I vantaggi

Benessere

Clima gradevole, sano ed equilibrato grazie al riscaldamento ad irraggiamento delle stufe a legna in maiolica, proprio come il sole. Il calore radiante non muove l’aria, quindi circola meno polvere nell’ambiente.

Risparmio

2 cariche di legna giornaliere per riscaldare l’ambiente giorno e notte. Un investimento iniziale che si ammortizza con sicurezza in pochi anni rispetto ai tradizionali metodi di riscaldamento.

Arredo

Ogni stufa a legna in maiolica è realizzata su misura e rappresenta un vero elemento d’arredo per la casa. Adattabile a qualsiasi ambiente, può incontrare diverse combinazioni di stile e design.

Ecologia

Un sistema di riscaldamento eco-compatibile: la legna è l’unica fonte di calore rinnovabile di cui disponiamo attualmente.

Autonomia

Per le persone che amano essere, almeno in parte, padrone della propria vita, il riscaldamento a legna con la stufa in maiolica tradizionale è una delle poche occasioni rimaste per esercitare questo controllo.

08.2067_web_Sommerhuber

 

Offerta di fine stagione

Stufa Superior mod. Milena

Approfitta dei SALDI di fine stagione….

Questa settimana, stufa a legna con forno Superior by Piazzetta mod. Maddalena in maiolica a soli € 1090 IVA compresa.

Offriamo su preventivo servizio di montaggio.

DATI TECNICI:

Potenza termica del focolare kW: 7,6
Dimensioni (LxPxH) cm: 47x41x132
Rivestimento: maiolica
Piano: ghisa
Interno monoblocco: acciaio
Aria primaria e secondaria: regolabile
Focolare e deflettore: ghisa
Piano fuoco: ghisa
Riscaldamento: convezione naturale o irraggiamento
Scarico fumi cm ø: 12
Cassetto cenere: estraibile
Porta: ghisa con chiusura automatica
Vetro ceramico: resistente a 750° C autopulente
Maniglia: cromata con molla antiustione
Forno in acciaio inox (LxPxH) cm: 26x25x31,5
Volume riscaldabile (min-max) m3: 105-180
Presa aria esterna (sez. utile min) cm2: 100
Rendimento termico %: 81,3
Potenza termica nominale kW: 6,2
Consumo nominale Kg/h: 1,9
Peso complessivo Kg: 160

Scheda stufa Superior mod. Maddalena

 

La stufa a legna – 1^ parte

Dopo la crisi del petrolio del ’73, un sempre maggior numero di utenti ha cercato alternative economiche ai combustibili fossili per le proprie esigenze di riscaldamento domestico, riscoprendo il riscaldamento a biomassa, che una volta significava, semplicemente, legna.

Il boom delle stufe a legna degli anni ’80 e ’90 è stato sostituito, a partire dalla svolta del secolo, dal boom delle stufe a pellet.

E tuttavia una vecchia idea come la stufa a legna, aggiornata tecnicamente ed usata correttamente, può scaldare confortevolmente qualunque casa.

stufa a legna

 

Sebbene molto del piacere di possedere una stufa consista nel suo calore “sociale”, sempre più attenzione è stata puntata sulla sua efficienza nel riscaldamento. Usando nuovi materiali e progettazioni, i costruttori hanno sviluppato prodotti assai più efficienti delle vecchie “Stufe della Nonna”. Oggi il riscaldamento a legna continua ad essere, decisamente, il più conveniente, sia come costo di esercizio che come costo di impianto.

Per di più, come punto focale di raccolta per la famiglia e gli amici, una stufa, grazie al suo design e alla sua collocazione, può diventare il pezzo di arredamento principale della casa, esprimendo lo stile di vita dei padroni di casa, che sia formale o “casual”.

Questa guida si propone di condurVi attraverso tutte le fasi di realizzazione di un impianto a legna: dalla scelta dei materiali, alla progettazione, alla costruzione vera e propria. Potrete scegliere se riscaldare l’intera casa, ovvero usare una stufa solo come fonte alternativa di calore in caso di emergenza. In ogni caso troverete qui informazioni utili per valutare qualità e convenienza di quanto offerto dal mercato, sia che preferiate affidare l’installazione a professionisti del settore, sia che decidiate di affrontare personalmente questa avventura.

Una stufa a legna richiede più cura, tempo e fatica di un impianto, poniamo, a metano o a pellet; ma vi ricompenserà con un comfort inimitabile, con la libertà di poter scegliere la vostra fonte di combustibile, con una manutenzione minima e largamente indipendente da tecnici esterni, con una durabilità che, grazie alla sua semplice concezione, è irraggiungibile da qualunque complesso meccanismo elettromeccanico. Senza considerare che intorno ad un bel fuoco di legna si possono riunire famigliari ed amici, raccontare e ascoltare storie, godere il calore della propria casa. Provate a fare tutto questo davanti ad un bruciatore a gasolio…

FONTI: Alfredo Neri

PERCHÈ SCEGLIERE UNA STUFA A PELLET

Scegliere una stufa a pellet significa usare un combustibile economico ed ecologico, ma soprattutto molto pratico.

MASSIMI RENDIMENTI

E’ economico, perché assicura altissimi rendimenti a fronte di un costo decisamente inferiore rispetto ai combustibili fossili (costa circa il 30% meno del metano e 2 volte meno del gasolio). Quasi tutte le stufe a pellet, inoltre, rientrano nelle agevolazioni fiscali e negli incentivi per il risparmio energetico e le energie rinnovabili e acquistarle diventa ancora più conveniente.

COMBUSTIONE PIÙ PULITA

Le stufe a pellet sono anche ottime dal punto di vista ecologico, perché sono progettate per garantire una combustione efficace e pulita, con oltre il 90% di rendimento e livelli di emissioni tra i più bassi sul mercato.

FACILI DA USARE

Scegliere il pellet significa anche praticità e comodità. Si compra anche al supermercato in comodi sacchi, non sporca e crea meno cenere rispetto alla legna. Infine, le stufe a pellet hanno il grande vantaggio di poter funzionare in automatico, regolando accensione e spegnimento secondo le proprie esigenze. Le stufe a pellet sono dei veri mini-impianti di riscaldamento, possono riscaldare più stanze, canalizzando l’aria calda o scaldando l’acqua dei termosifoni e dei bagni.

Stufa a pellet Piazzetta mod. P943 M

Nella foto: stufa a pellet Piazzetta mod. P 943 M

Un prezioso alleato: la cucina economica

Per cucinare come una volta

Da sempre una grande risorsa: scalda l’ambiente, offre un piano di cottura per la preparazione dei cibi ed è dotata di un contenitore per l’acqua calda

Cucina Lincar mod. Aurora-148-vl

La cucina economica venne inventata in Inghilterra nella prima metà dell’ottocento.
Questa particolare cucina è chiamata così perché era provvista di moltissimi accessori, veniva utilizzata per diversi usi domestici e permetteva di cucinare e riscaldare contemporaneamente la casa, e quindi di consumare meno combustibile rispetto al solo camino.
Può essere prodotta in ghisa, acciaio e materiale refrattario, ed è costituita da una piastra principale dello spessore di 2,5 cm circa sulla quale si appoggiano le pentole per cucinare direttamente sul fuoco ed i vari oggetti che devono essere riscaldati.
A questo proposito, infatti, occorre prestare attenzione al fuoco, che non sia troppo vivo, altrimenti si può rischiare di bruciare il fondo della pentola e il suo contenuto. Ha solitamente uno sportellino principale nel quale si brucia la legna o il carbone e un cassettino sottostante estraibile, nel quale si ammucchia la cenere che viene poi buttata; altri due vani con sportelli servono sempre per cuocere o semplicemente per tenere in caldo le vivande.
Sulla piastra di ghisa si trovano dei cerchi estraibili di diverse grandezze, che permettono alla pentola di incastrarsi perfettamente, per un miglior contatto con la fiamma. Per estrarre i cerchi, che sono in diverse misure, ed ottenere un foro della grandezza della pentola, si utilizza una piccola asticella in ferro. Sulla piastra si trova anche una bacinella estraibile nella quale si mette l’acqua da riscaldare.
Il calore della cucina economica non si disperde come quello del camino, ma riscalda l’ambiente, infatti la cucina è da sempre il luogo in cui la famiglia passa la maggior parte del tempo.
Sulla piastra della cucina economica un tempo, si appoggiava anche un particolare ferro da stiro in ghisa che veniva riscaldato dal calore e con il quale si stirava la biancheria.
Attaccato alla canna fumaria si trova spesso anche uno stendibiancheria formato da stecche mobili sulle quali è possibile stendere i panni per farli asciugare più velocemente, specialmente nelle fredde e umide giornate d’inverno.

Canne fumarie: prevenire i malfunzionamenti

I consigli dell’Associazione Italiana Spazzacamini

Comignoli 5

Gli esperti avvertono: dai fatti di cronaca e dalle statistiche dei Vigili del Fuoco emerge che negli ultimi anni in Italia sono aumentati costantemente gli incendi e intossicazioni.

Perché? Abbiamo cercato di spiegarlo con l’aiuto di ANFUS, l’Associazione italiana fumisti e spazzacamini.

LA CATTIVA MANUTENZIONE DELLA CANNA FUMARIA

Una delle prime cause di questi incidenti è la cattiva manutenzione della canna fumaria. Il cosiddetto “incendio da fuliggine” si innesca perché le scorie e i residui che si depositano lungo le pareti della canna fumaria prendono fuoco.

Come fare per prevenirli?

E’ importante garantire un’accurata e costante pulizia della canna fumaria. E’ un’operazione che va prevista almeno una volta l’anno e va effettuata da personale specializzato.

Per prevenire la formazione di catrame e creosoto nella canna fumaria e anche per ridurre le emissioni inquinanti, è opportuno anche bruciare solo legna asciutta, stagionata da almeno 12 mesi. Vietato bruciare, invece, scarti di lavorazioni come truciolati, compensati o elementi verniciati, plastica e carta patinata,  bruciare scarti alimentari o mozziconi di sigarette: da questi prodotti durante la combustione si liberano inquinanti che fuoriescono dal camino.

DIFETTI COSTRUTTIVI DELLA CANNA FUMARIA

A volte, gli incendi alla canna fumaria possono avvenire per il surriscaldamento eccessivo delle parti interne. Le cause sono quindi da ricercare nell’errata costruzione del camino: materiali non idonei, isolamento termico insufficiente in rapporto ai combustibili in uso, mancato rispetto delle distanze di sicurezza da materiali combustibili adiacenti.

Come spiega Danny Garbin della Schiedel Srl, “c’è stata una rapida diffusione di impianti a legna o a pellet sempre più evoluti, ma spesso non accompagnati da una revisione del sistema di evacuazione fumi in base alla potenza dell’impianto. Pellet e legna, ad esempio, sottopongono le canne fumarie a temperature più elevate: 200°C per il pellet, 400°C per la legna contro i 150°C di una caldaia tradizionale a gas. Modificare l’impianto, soprattutto se a legna, lasciando invariata la canna fumaria esistente o sottovalutando la costruzione di un camino idoneo e a norma, può aprire scenari di alto potenziale di rischio.”

Per concludere, per la prevenzione di qualsiasi incidente, “dobbiamo smettere di pensare al caminetto o alla stufa come un semplice elettrodomestico. Essendo impianti termici come tali vanno trattati. Rinunciate al fai da te, chiamate per l’installazione un installatore abilitato (fumista) e per la manutenzione e la pulizia uno spazzacamino qualificato”, consiglia ANFUS.