Camino ad angolo e camino bifacciale: ispirazioni per la zona living che hai sempre desiderato

Preferisci un camino ad angolo, complice delle tue chiacchierate con gli amici o un camino bifacciale, per goderti il piacere della fiamma in più stanze? Stai lavorando al progetto di casa e vorresti un camino angolare per rendere la tua casa più accogliente e che rifletta il tuo stile? Ci sono molte soluzioni che puoi valutare.

Primo passo, pensa agli aspetti che vuoi esaltare:

  • il design
  • le dimensioni
  • la funzionalità

Ti interessano tutti e vuoi capire come fare a farli convivere in un unico prodotto? Prosegui nella lettura, in questo articolo cercheremo di darti delle indicazioni utili per scegliere un camino ad angolo o un camino bifacciale o trifacciale che soddisfi le tue esigenze di estetica e di riscaldamento.

Camino a legna angolare e camino a legna bifacciale: scelte diverse, risultato unico

Il camino a legna angolare è una soluzione davvero scenografica, un angolo dedicato al relax che ti permette di sfruttare al meglio gli spazi, anche quando sono limitati.

Il caminetto ad angolo, rispetto al camino a parete, sfrutta infatti l’intersezione di due muri. Rispetto ad un caminetto moderno centrale come un camino panoramico oppure sospeso, è senz’altro più discreto, ma ti permette ampia adattabilità al contesto e all’arredamento. Puoi ottimizzare gli spazi abbinando al camino panche e mensole in legno o in marmo su cui sedere o su cui appoggiare vasi, cornici con le tue foto, soprammobili… lascia a briglia sciolta la creatività.

camino a legna angolare

Camino a legna angolare – modello Seattle Piazzetta

Hai a disposizione spazi ampi?

Potresti considerare un’altra soluzione, altrettanto affascinante: il camino bifacciale. Questa tipologia di caminetto ha, come puoi intuire dal nome, ‘due facce’. Ti permette infatti di separare due ambienti, anche di grandi dimensioni, e di riscaldarli entrambi grazie al duplice vetro.

Sarà possibile godere della visione della fiamma contemporaneamente in due contesti diversi, come possono essere la cucina ed il salotto. La compagnia del fuoco mentre cucini, la bellezza della fiamma da ammirare mentre ti gusti una buona cioccolata calda: il camino diventa presenza discreta ma costante del tuo ambiente.

Anche i camini bifacciali si distinguono per forme, dimensioni e alimentazione. Non sarà difficile trovare la soluzione che meglio si integra agli spazi di casa tua e alle tue esigenze energetiche.

camino bifacciale

Camino bifacciale – modello Colonia Rosso Lava Piazzetta

Camino angolare moderno o camino a legna bifacciale? Entra per vederli entrambi in uno showroom

Camino angolare moderno o camino angolare rustico? Due stili a confronto

Un camino ad angolo può unire il tuo desiderio di avere in casa il piacere della fiamma ad una razionalizzazione di spazi anche ridotti. Ma che stile adottare? Sei orientato su un camino angolare moderno o un camino angolare rustico?

Se stai progettando di inserire il caminetto in una casa nuova oppure stai pensando di rivoluzionarne uno esistente in un casolare ristrutturato, non fossilizzarti su idee sorpassate per cui un caminetto angolare moderno si abbina solo a spazi contemporanei e il camino angolare rustico solo ad un contesto rurale. Oggi mixare gli stili è una tendenza in crescita in tema di interior design e ti permette di dare un carattere totalmente unico alla tua casa.

Le possibilità progettuali e stilistiche sono infatti davvero notevoli. Nella ristrutturazione di una vecchia casa, per esempio, potresti pensare di mantenere le originali pareti in pietra e valorizzarle inserendo un camino angolare moderno dalle linee pulite ed essenziali, magari con un prezioso rivestimento in Maiolica.

Immagini un camino angolare rustico solo in una taverna o in una baita di montagna? Spazia con una scelta eclettica! I caminetti rustici ad angolo con una cornice in mattoni o in pietra possono sposarsi bene anche con un ambiente e un arredamento moderno, l’importante è trovare il giusto equilibrio. I camini ad angolo in pietra sono veri e propri angoli di relax: un bravo progettista saprà valorizzare il lato rustico del camino armonizzandolo con l’ambiente e l’arredamento moderno della tua casa.

Ti interessa il tema del design legato ai camini a legna e a pellet? Approfondisci con la lettura dell’articolo “Camini moderni o camini rustici? Scegli quello più adatto a casa tua“.

Caminetto a legna trifacciale, quando il fuoco è protagonista

Il caminetto a legna trifacciale è un tipo di soluzione che ti permette di organizzare in maniera dinamica gli spazi circostanti. Il bell’esempio nella foto ti mostra come il camino angolare accolga i visitatori con i suoi tre lati a vista e diventi il focus attorno al quale si sviluppa tutto l’ambiente del living.

caminetto a legna trifacciale

Caminetto a legna trifacciale – modello Edimburg Sahara Piazzetta

Il design viene esaltato: la base è ricavata da tre elementi in Maiolica color ocra lavorati a mano mentre il rialzo è in marmo. Il focolare a tre vetri permette una perfetta visione della fiamma, per un effetto sensazionale.

Questo tipo di camino è dotato di porta in acciaio verniciato con vetro ceramico autopulenteresistente a 750°C. Si apre a saliscendi per consentire il caricamento di legna e ad anta per la pulizia.

La scelta di un caminetto a legna trifacciale è di grande impatto estetico, risultato che si ottiene anche grazie alla scelta del rivestimento: prosegui nella lettura, ne parliamo nel prossimo paragrafo.

Rivestimenti dei camini ad angolo: in cartongesso, in muratura…oppure?

I rivestimenti dei camini ad angolo in cartongesso e in muratura sono fra i più richiesti. Il cartongesso in particolare si presenta come una soluzione di facile applicazione, apprezzata per l’economicità e le proprietà ignifughe (requisito tecnico indispensabile per poter rivestire un camino).

Un camino rivestito in cartongesso si adatta praticamente a qualsiasi tipo di arredo ed è davvero veloce da montare. Il blocco camino può essere rivestito semplicemente in cartongesso con un profilo estetico di metallo, senza ulteriori cornici.

Oltre al cartongesso, oggi puoi rivestire il tuo camino con soluzioni alternative che abbracciano stili diversi. Fra i rivestimenti più utilizzati:

  • Acciaio
  • Pietra
  • Maiolica
  • Marmo
  • Muratura

Vuoi farti un’idea concreta? Scopri in questo articolo 4 idee per il rivestimento del tuo camino bifacciale o del tuo camino ad angolo.

Le dimensioni dei camini ad angolo, qualche valutazione da fare prima dell’installazione

Le dimensioni dei camini ad angolo sono un aspetto cruciale da considerare in fase di progettazione. Prima di effettuare l’acquisto ricordati che è importante:

  • adattare le dimensioni e la potenza del camino agli spazi d’installazione
  • posizionare il camino in una zona strategica al fine di ottimizzare la diffusione del calore
  • disporre di un idoneo sistema di evacuazione fumi come previsto da normativa (leggi questo articolo, ti dirà tutto sul tema canne fumarie)
  • affidarsi ad un professionista richiedendo un sopralluogo: questo ti eviterà di trovarti di fronte a qualche spiacevole sorpresa

Accetta un consiglio: non improvvisare!

Fatti seguire da un bravo progettista. Ti saprà consigliare il tipo di camino secondo le tue esigenze di spazio, riscaldamento ed estetica.

Dimensioni dei camini ad angolo

Le dimensioni dei camini ad angolo sono fondamentali: per una scelta accurata fatti consigliare da un esperto

Camini ad angolo: prezzi e lavorazioni da mettere in conto

I prezzi dei camini ad angolo o i prezzi dei camini bifacciali, intesi come blocco camino (quindi la parte propriamente tecnica dove prende vita la fiamma) non differiscono molto dai camini tradizionali.

Cosa potrebbe far variare invece l’importanza dell’investimento?

  • la progettazione, più o meno complessa
  • la scelta dei materiali per il rivestimento
  • la necessità di costruire ex novo una canna fumaria, o la messa a norma di una vecchia già presente in casa

Un bravo progettista e un rivenditore autorizzato sapranno ascoltare le tue esigenze e darti tutte le indicazioni necessarie per rispettare il budget di spesa che ti sei prefissato.

Camino ad angolo, camino bifacciale e trifacciale, scegli il carattere del tuo focolare

Un camino ad angolo o un camino bifacciale e trifacciale sono soluzioni di grande impatto estetico, veri gioielli di design che impreziosiscono e rendono unico il contesto in cui sono inseriti. Estetica dunque, ma anche efficienza e riscaldamento funzionale.

La scelta è ampia, fra forme, colori, materiali e stili: squadrati o più ‘morbidi’, moderni o rustici, rivestiti con materiali di pregio o con il versatile cartongesso, i camini ad angolo e i camini bifacciali sono scelte che ti garantiscono massima soddisfazione. Il comfort del calore con il piacere di un progetto di design ben riuscito.

Fonti: Around the Fire

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Come rivestire un camino: 4 idee per rendere unico il tuo focolare

Nel camino moderno chiuso, il blocco camino è l’anima del focolare, la parte tecnica dove prende vita la fiamma. Quando si parla di rivestimento invece, si intende la parte esterna e costituisce la componente estetica dei camini.

Il rivestimento di un camino gioca un ruolo davvero importante nell’arredamento di una casa. Impreziosisce e valorizza il focolare fino a farlo diventare vero e proprio oggetto di design. Hai notato come l’ambiente acquisti una sua precisa personalità con un caminetto curato nei dettagli?

L’estetica, però, non è tutto. Se ti stai chiedendo come rivestire un camino, avrai già capito quanto sono importanti le caratteristiche e le prestazioni del rivestimento:

  1. Resiste alle alte temperature e agli sbalzi termici?
  2. Potrebbe alterarsi nel tempo?

La scelta, come vedi, non è così banale e va fatta con cura e affidandosi a professionisti esperti: il rivestimento, oltre ad esprimere bellezza, dev’essere funzionale e duraturo.

Quali sono dunque i migliori rivestimenti per cambiare estetica al caminetto?

Oggi puoi rivestire il tuo camino con soluzioni alternative davvero superlative che abbracciano stili diversi. Continua a leggere, ti portiamo alla scoperta di nuove proposte a cui magari non avevi pensato, che potrebbero stravolgere la tua idea di caminetto.

C’erano una volta i camini in pietra…

camini in pietra o marmo sono ancora presenti e non smettono di esercitare un certo fascino in quanto donano un tocco classico a tutto l’ambiente. Adattandosi ai contesti più rustici o nelle taverne, per loro natura solitamente hanno il focolare aperto e il grosso svantaggio dei camini senza vetro è di avere una resa termica molto bassa ed emissioni in ambiente ed atmosfera.

Stai ragionando su qualcosa di diverso, più moderno che non sia il solito camino rivestito in pietra o camino in muratura rustico? Avrai visto come in commercio si possano trovare rivestimenti molto diversi tra loro per materiali, forme e dimensioni e adatti a tutte le tipologie di camino frontale, camino ad angolo, camino bifacciale o trifacciale.

Vediamo assieme le alternative più interessanti.

Camino a parete con rivestimento in Maiolica colore grigio rosso Modello Mood di marca Piazzetta

Modello Mood: rivestimento in Maiolica fatta a mano color Grigio Rosso impreziosito da dettagli pennellati in cristallina tono su tono

Il rivestimento con cornice in Maiolica: quando l’eleganza del dettaglio fa la differenza

Come vedresti un rivestimento in Maiolica per il tuo camino? La Maiolica ti permette di godere di numerosi vantaggi e risponde ai presupposti che abbiamo visto sopra:

  • è esteticamente versatile: ti permette infatti di sbizzarrirti in termini di colore, disegno, decoro e texture
  • è funzionale: trattiene il calore irradiato dal focolare e ne incrementa la trasmissione in ambiente
Camino ad angolo con cornice in Maiolica colore Moka pennellato con decori in cristtalina. Marca Piazzetta - Modello Seattle

Come rivestire un camino ad angolo? Con il rivestimento per caminetto in Maiolica Piazzetta color moka potrai donare un tocco di stile al tuo salotto – Modello Seattle.

La Maiolica è un materiale antico e naturale ma che sposa oggi gli stili più contemporanei: scopri alcuni esempi di rivestimenti in Maiolica in questa gallery

Immagina il fuoco racchiuso in una preziosa cornice di Maiolica del tuo colore preferito, lavorata a mano, espressione di pregio ed eleganza. Un quadro che non ti stanchi di guardare. Un rivestimento in Maiolica può davvero rendere unica un’anonima zona living, adattandosi allo stile che hai in mente. Non precluderti alcuna possibilità: immagina una forma, pensa ad un colore, individua un dettaglio e dai vita ad un camino in Maiolica davvero tuo. Una soluzione che non passerà inosservata agli ospiti che con te condivideranno il piacere dello stare insieme davanti al fuoco…

Se l’idea di un rivestimento in Maiolica ha attirato la tua attenzione continua a leggere, anche il prossimo rivestimento potrebbe interessarti.

Il rivestimento in argilla: l’incontro degli elementi

Scegliere un rivestimento in argilla per il camino, significa elevare la materia all’ennesima potenza. Terra e fuoco: due elementi si incontrano e danno vita ad un connubio di grande impatto. Frutto di attenta lavorazione artigianale, un rivestimento in argilla fa del tuo caminetto un pezzo unico ed irripetibile: l’anima calda preziosa della casa.

La scelta del rivestimento è quella che lo porterà a integrarsi all’ambiente diventando un vero e proprio complemento d’arredo: un rivestimento in argilla, studiato per resistere alle alte temperature, è un perfetto compromesso tra stile sofisticato e funzionalità, pregio e durevolezza.

Cornice camino con rivestimento in argilla lavorata a mano con decori. Focolare Piazzetta a gas Modello IG 120

Cornice caminetto a gas, rivestimento in Argilla lavorata a mano, Modello Archeo Piazzetta con focolare a gas IG120

Apprezzi la raffinatezza della proposta ma sei orientato ad una soluzione più easy? Considera la scelta di un rivestimento in acciaio…

Rivestimento in acciaio: lo stile minimal che sta con tutto

Un rivestimento in acciaio per il tuo caminetto potrebbe fare al caso tuo se sei un tipo dai gusti minimali e ami l’essenzialità.

L’acciaio è interessante perché si presta a camini dalle linee modernesemplici e chiare, integrandosi perfettamente in qualsiasi tipo di ambiente, dal salotto rustico all’habitat più contemporaneo. Garantisce un’ottima resa termica, e non va trascurato il fatto che è davvero facile da pulire e mantenere.

 

Camino centro stanza con rivestimento acciaio verniciato modello Oxford Piazzetta

Caminetto Piazzetta Modello OXFORD: rivestimento in acciaio, ideale anche per un centro stanza

Se desideri un caminetto più essenziale ancora, da integrare facilmente a casa tua, potresti considerare una semplice cornice del camino in cartongesso.

Il rivestimento del camino in cartongesso

Rivestire il camino in cartongesso – attualmente uno dei materiali da costruzione più usati nell’edilizia – è una soluzione di facile applicazione, apprezzata per l’economicità e le proprietà ignifughe (requisito tecnico indispensabile per un rivestimento camino).

Un camino rivestito in cartongesso si adatta praticamente a qualsiasi tipo di arredo ed è davvero veloce da montare. Il blocco camino viene semplicemente rivestito in cartongesso con un profilo estetico di metallo, senza ulteriori cornici. Ricorda, ti conviene acquistare il blocco camino da un produttore in grado di offrirti tutte le certificazioni necessarie per avere un prodotto di qualità: in questo modo potrai anche accedere ad eventuali agevolazioni fiscali. A questo proposito, leggi l’articolo sul Conto Termico 2.0 e sulle detrazioni fiscali 2017.

Un rivestimento in cartongesso è una scelta davvero minimale: il fuoco diventa il vero e unico protagonista dell’ambiente. Per variare un po’ rispetto alla semplice superficie bianca, potrai giocare sul colore con pitture all’acqua che resistono meglio alle alte temperature che si generano nel rivestimento.

Qualche amico volenteroso ti consiglierà di ricorrere al fai da te per la posa del cartongesso, ma per un lavoro fatto a regola d’arte e senza rimpianti il consiglio è di affidarsi sempre ad un professionista.

Piazzetta: camino aperto su tre lati, il modo migliore per il recupero del calore del tuo camino

Caminetto a legna trifacciale Piazzetta Modello Aberdeen: rivestimento in cartongesso con base in Maiolica

Come rivestire un camino in modo consapevole

Il rivestimento del camino è un vero e proprio oggetto di design che dà personalità al focolare e decora lo spazio in cui vivi, trasformandosi in elemento principe della casa.

La gamma dei rivestimentiper camini è davvero ampia e puoi sicuramente trovare il rivestimento più adatto al tuo caminetto e all’ambiente dov’è situato, sia esso classico o contemporaneo.

Oltre ai tradizionali rivestimenti in pietra, ci sono altri materiali interessanti sul mercato che potresti considerare, come la Maiolica, versatile e preziosa, l’argilla che dà vita a soluzioni di prestigio, l’acciaio, minimale e tecnologico e infine il semplice cartongesso, pratico ed estremamente adattabile.

La scelta migliore è dettata dallo stile che vuoi dare alla tua casa, ma anche alla funzionalità del rivestimento, che deve essere duraturo, sicuro e facile da gestire. Insomma, puoi studiare soluzioni davvero originali per personalizzare ancora di più la casa con il tuo stile.

 

Fonti: Around the Fire

Come pulire il Camino

Un fuoco scoppiettante è una delizia per la casa, e non è soltanto uno spettacolo allegro nelle serate fredde, ma una fonte alternativa e affidabile di calore. Tuttavia, i depositi di fuliggine alla fine formano creosoto, una sostanza catramosa, tossica e potenzialmente letale che può effettivamente far incendiare la canna fumaria. Pulire un camino e una canna fumaria in muratura è un lavoro sporco da fare con l’attrezzatura giusta. Rendere sicuro il camino e la canna fumaria dà tranquillità e sicurezza, e giustifica questo piccolo investimento.

Passaggi

  1. Immagine titolata Clean a Fireplace Step 1
    1

    Proteggiti dalla sporcizia. Attendi almeno fino alla mattina successiva dopo l’ultima accensione. Vestiti con abiti vecchi e mettiti un paio di guanti, perché devi toccare sostanze abbastanza tossiche. Quelli di pelle robusta vanno bene, ma quelli di gomma per le pulizie domestiche sono i migliori.

    • Copri con fogli di giornale la base del camino, disponendoli in modo che coprano le pareti per parecchi centimetri; i fogli di giornale cattureranno in questo modo la fuliggine che smuovi.
    • Proteggi i mobili, i tappeti e i pavimenti con un telo impermeabile di plastica a buon mercato. Si rivela utile anche un grande bidone per rifiuti foderato con almeno due sacchetti di plastica.
  2. Immagine titolata Clean a Fireplace Step 2
    2
    Tieni la mano sopra le ceneri per controllare il calore residuo. Se il fuoco è stato di grandi dimensioni, scava nella cenere con un attizzatoio o una paletta per camino. Prendi la griglia del camino o gli alari e portali fuori per pulirli. Lentamente metti le ceneri in un secchiello di metallo o usa un bidone aspiratutto.
  3. Immagine titolata Clean a Fireplace Step 3
    3
    Ispeziona la canna fumaria. Prendi una torcia elettrica, inginocchiati e controlla la canna fumaria fino al condotto di uscita dei fumi, che di solito appare come un piccolo sportello di metallo nella parte superiore della canna stessa. Lo sportello è spesso mosso da un tirante di metallo; dagli uno strattone e, se lo sportello si muove, sai che stai guardando il condotto di uscita dei fumi. Tieni lo sportello aperto fino a quando hai finito di pulire. Quasi sicuramente vedrai fuliggine, e scorie polverose marroni o nere – tutto questo si elimina facilmente. Se il fascio della torcia individua materiale secco e crepitante al tatto in strati spessi e squamosi o depositi neri lucidi e induriti, si tratta di creosoto ed è il momento di sbarazzarsene.
  4. Immagine titolata Clean a Fireplace Step 4
    4

    Inizia a raschiare. Lo strumento più adatto per sbarazzarsi della fuliggine e del creosoto è una spazzola metallica o di nylon circolare per camini. Ti ricordi cosa stava trasportando Dick van Dyke quando faceva lo spazzacamino nel film “Mary Poppins”? Le spazzole per camini sono ancora praticamente simili, con un diametro compreso tra 20 e 25 cm. Quella giusta per te deve essere circa 2-3 cm più grande del condotto di uscita dei fumi. È consigliabile anche un’asta flessibile, eventualmente telescopica, per spingere la spazzola lungo la canna fumaria fino al condotto e farla ruotare intorno alle pareti.

    • Le spazzole e le aste sono disponibili presso la maggior parte dei negozi di prodotti per la casa.
  5. Immagine titolata Clean a Fireplace Step 55

    Pulisci a fondo. Scegli una spazzola metallica del tipo utilizzato per pulire le griglie del barbecue o una spazzola di nylon robusto.

    • In un secchiello di plastica, mescola sei cucchiai di fosfato trisodico (TSP), o un sostituto del TSP, e una tazza di candeggina in circa 4 litri di acqua tiepida. In alternativa, potresti anche usare bicarbonato di sodio o aceto se ti creano problemi le sostanze caustiche.
    • Inizia più in alto che ti è possibile e procedi verso il basso. Puoi essere infastidito dalla porcheria che c’è, ma sarai presto ricompensato dalla gioia di aver ripulito le pareti del camino.
  6. Immagine titolata Clean a Fireplace Step 6
    6

    Pulisci e sciacqua. Prendi con attenzione i giornali, che ora sono pieni di vari composti del carbonio non più in grado di nuocere, e mettili nel bidone dei rifiuti che hai preparato come indicato al punto 1.

    • Con una spugna, uno straccio o fogli di carta, sciacqua le pareti e la base del camino con acqua pulita.
    • Raccogli lentamente il telo di plastica e smaltisci anche questo.
    • Mentre il focolare si asciuga, vai fuori e raschia la fuliggine dagli alari e fregali con la spazzola metallica.
    • Se gli alari sono in ottone e vuoi metterli in mostra, lustrali con un po’ di lucido per metalli.
    • Rimetti tutto a posto, chiudi lo sportello del condotto e il camino è pronto e sicuro per il prossimo fuoco.
  7. Immagine titolata Clean a Fireplace Intro
    7
    Finito.

    Avvertenze

  • Poiché parecchie sostanze sopra descritte contengono diversi veleni, è necessario raccomandare ancora di proteggerti con vestiti che si possono eliminare quando hai finito, con occhiali di plastica e con guanti.
  • Fai attenzione quando prepari la soluzione per pulire. Mai mescolare aceto con candeggina o ammoniaca, poiché questo crea un gas velenoso che potrebbe essere nocivo o addirittura ucciderti.
  • Durante questo processo, un bruciore sulla pelle nuda è l’avvertimento di possibili ustioni in tempi brevissimi. Interrompi qualunque cosa tu stia facendo, vai in un lavandino o dove c’è dell’acqua e bagna la pelle con acqua fredda fino all’arresto del bruciore.

 Cose che ti Serviranno

  • Vecchi vestiti
  • Fogli di giornale
  • Torcia
  • Secchio metallico
  • Occhiali di plastica
  • Spazzola circolare metallica per camino e aste
  • Spazzolone rigido di metallo o nylon
  • Guanti di gomma
  • Telo di plastica impermeabile ed economico
  • Piccola scatola di fosfato trisodico o sostituto
  • Secchiello di plastica
  • Bidone dei rifiuti
  • Stracci, fogli di carta per asciugare

Stile minimalista

6 modi per arredare una stanza in stile minimalista 

Colori neutri, linee geometriche semplici, assenza di elementi decorativi. Sono questi i principi su cui si base l’arredamento di una casa di stile minimalista. Ti offriamo sei esempi pratici di come rendere al meglio la tua stanza

– Il bianco è il colore tipico dell’arredamento minimalista. Puoi utilizzare tutte le sue tonalità per darle un tocco più personale. In più, nello stile contemporaneo del minimalismo si usano blocchi di colore come il rosso per contrastare con i toni più neutri

– I mobili per gli spazi minimalisti devono tenere forme geometriche pure e linee rette. Si tratta di mobili bassi in toni chiari

– I tessuti che si utilizzano sono completamente lisci e si allontano da qualsiasi stampato. Questo serve per creare un aspetto più moderno e sofisticato

– Lo stile minimalista privilegia i dettagli architettonici prima degli elementi decorativi di una stanza. Per ciò è fondamentale che lo spazio non si riempia con decorazioni che non abbiano una funzione concreta

– La sobrietà è il fattore chiave per far sì che la stanza abbia un aspetto minimalista.  Prescindere al massimo di tutti gli elementi che non sono necessari è la regola base

– Mantenere la stanza ben ordinata

8 modi per arredare una stanza in stile minimalista (fotogallery)

C’era una volta il Focolare

 

Un tempo, quando non c’erano i termoconvettori, i pannelli solari, il forno a microonde, il suo ruolo nella casa, per la famiglia, era fondamentale, tanto che non di rado il suo nome veniva usato, in senso figurato, come sinonimo, appunto, di “casa”, di “famiglia”: il focolare. Sempre importante perché attorno a lui si raccoglievano le generazioni, da lui veniva per tutti il calore, sulle sue fiamme si cuocevano i cibi, il focolare viveva il suo momento di più fulgida gloria nel periodo delle festività natalizie e di fine d’anno, quando, per le caratteristiche appena descritte, diventava centrale per rallegrare le occasioni d’incontro, preparare le portate delle grandi ricorrenze, rendere più accogliente, con i ciocchi ardenti e la luminosità del fuoco, la convivialità. Intorno al focolare ci si radunava per le veglie, al tepore del focolare si tramandavano storie e racconti reali o fantastici, che i posteri avrebbero poi chiamato “favole da focolare”. Foto - Focolare acceso nel camino

“Per me che non ho veduto né il colosso di Rodi né le piramidi d’Egitto, la cucina di Fratte ed il suo focolare sono i momenti più solenni che abbiano mai gravato la superficie della terra”: così Ippolito Nievo, nelle sue “Confessioni di un Italiano”, riassume un’opinione un tempo largamente condivisa, che cioè il focolare fosse una presenza, in cucina, ma, per estensione, in casa, con una sua riconosciuta dignità per l’insostituibile compito che svolgeva. Tant’è che molti autorevoli scrittori

hanno assunto il focolare come elemento descrittivo caratterizzante situazioni, ambientazioni, atmosfere, come, per fare un esempio, Umberto Saba quando scrive: “C’era un po’ in ombra, il focolaio: aveva arnesi, intorno, di rame.
Su quello si chinava la madre, col soffietto e uscivano faville”. Per amore di esattezza va detto che propriamente il focolare è la parte piena del camino: alla parte sovrastante, la cappa, era legata peraltro un’aura di mistero e di magia. Nera di fuliggine, si perdeva in un buio che ingoiava la luminosità delle faville sprigionate dai ciocchi ardenti, quando crollavano fra le braci.
Dove vanno le faville? Si chiedevano i bambini. Su su per quell’oscuro condotto fino al comignolo che, sul tetto, segnalava la presenza di un focolare, e il fumo che ne usciva indicava che la casa era abitata.
Un tragitto che assumeva un’importanza speciale, generatrice di attese e di meraviglia nella notte precedente la festa dell’Epifania (l’albero di Natale non era ancora così popolare): da lì sarebbe scesa la Befana (ma come fa, col suo sacco pieno di doni, a passare per il camino così stretto e fuligginoso? Foto - Fiamme che ardono nel camino

Era l’interrogativo infantile) e avrebbe riempito le calze appese con piccoli doni, dolciumi e certo anche un po’ di carbone per le marachelle compiute. Come facesse la mitica Befana a scendere per la cappa avrebbero potuto dirlo gli spazzacamini

(categoria dal duro, ingrato, ma indispensabile lavoro) avvolta tuttavia da un alone deamicisianamente romantico, della quale facevano parte anche non pochi ragazzini, cui, nel primo ’900, venne addirittura dedicata una canzone strappalacrime: “Piccolo spazzacamino”, appunto. L’alone romantico circondava, ma con implicazioni ben diverse, anche il “caminetto”, presente nelle stanze, più piccolo e più ornato che non il grosso camino della cucina, con funzioni di riscaldamento, sì, ma anche decorative, di gozzaniana memoria: “…/i fiori in cornice (le buone cose di pessimo gusto!) / il caminetto un po’ tetro, le scatole senza confetti/…” class=”corpo-testo” Ora, praticamente, dei focolari resta testimonianza solo in qualche rustico di campagna (un po’ più frequentemente: di montagna) e la presenza dei caminetti nelle abitazioni ha più che altro il ruolo di rievocare atmosfere d’antan, quando attorno a queste fonti di calore si narravano e si vivevano storie che erano le equivalenti antiche delle soap opera odierne.

Foto - Caminetto in muratura

Fonti: Paola Emilia Rubbi

il Caminetto – 5^ parte

Come collocare il Camino

Chi sta pensando da tempo alla realizzazione di un caminetto, è probabile che abbia già una idea di dove collocarlo e di come realizzarlo.

Tuttavia, porsi alcune domande sui motivi che  inducono a volere un caminetto può aiutare a puntualizzare alcune decisioni  sulla sua collocazione, forma e dimensione.

Quanto spesso sarà acceso il fuoco, e con chi sarà condiviso? Sarà soltanto un ulteriore tocco romantico all’atmosfera della casa, o dovrà essere una concreta fonte aggiuntiva di calore?

La collocazione del camino in generale

Collocare un caminetto in un ambiente domestico significa inserirlo non solo in uno spazio, ma anche in un tessuto di relazioni sociali.

Se il camino dovrà servire degli ospiti altrettanto spesso dei familiari, il focolare dovrà essere abbastanza grande da scaldare una piccola folla, e la stanza abbastanza grande da accoglierlo, mentre un piccolo caminetto si inserirà meglio in un ambiente intimo e familiare.

La dimensione della stanza, inoltre, determina la dimensione del camino sia in termini estetici che tecnici. Un grande focolare in una piccola stanza può essere insopportabile per gli occupanti, mentre un piccolo focolare in un grande ambiente non scalderà né il corpo né l’anima

La tabella seguente fornisce alcune indicazioni circa le proporzioni consigliate tra la grandezza della stanza e quella della bocca del camino. Si tratta, naturalmente, di indicazioni di massima, che possono variare, specialmente nel caso di camini prefabbricati, secondo le indicazioni del produttore e il tipo di camino installato.

Larghezza della bocca
in cm.

Dimensioni della stanza
in metri quadrati

Pareti corte

Pareti lunghe

12/16 60 60/80
17/20 70/90 80/90
21/24 80/90 90/100
25/34 80/90 90/120
35/42 80/100 100/120
43/64 90/100 120/150
65 100/120 120/180

Ma un posizionamento funzionale ed efficace richiede più che la giusta dimensione e collocazione.

Ad esempio, porre la bocca del camino troppo vicino ad una porta può provocare correnti d’aria sufficienti a provocare sbuffi di fumo, o causare un ‘traffico’ noioso tra il fuoco e le persone che dovrebbe scaldare. Insomma, bisogna collocare il camino non solo nella stanza giusta, ma anche nel posto giusto dentro la stanza.

Anche le linee di percorso all’interno di un ambiente influenzano la scelta della collocazione. Le linee di percorso sono determinate dalle porte di ingresso e, meno rigidamente, dall’arredamento. Il focolare dovrebbe essere collocato in modo che il ‘traffico’ attraverso la stanza non tagli lo spazio tra esso e l’abituale sistemazione di divani e poltrone per ospiti e familiari.

Quando si colloca il focolare di fronte ad una porta d’ingresso, refoli di vento possono provocare sbuffi di fumo nella stanza ogni volta che la porta viene aperta. Per evitarlo si può collocare un paravento tra il caminetto e la fonte di aria in movimento.

Particolarmente sensibili, a questo proposito, sono i caminetti con due o più lati aperti, che possono essere influenzati persino dal movimento d’aria provocato da una persona che passi loro vicino. La soluzione più semplice è sistemare l’arredamento in modo che non vi sia motivo per muoversi frequentemente vicino al camino.

La dimensione e la forma dell’ambiente sono entrambi importanti per la collocazione del caminetto e per determinare la sua grandezza.

Una stanza piccola offrirà solo una o due possibilità, mentre una stanza molto grande lascerà una maggiore scelta. Se la stanza è all’incirca quadrata, un camino può essere collocato con uguale efficacia su qualunque parete, o anche in un angolo.

Un camino collocato all’estremità di una stanza lunga e stretta, invece, difficilmente irraggerà il suo calore sino all’altra estremità,  e gli ospiti tenderanno a sedersi o a rimanere nei pressi del camino, lasciando vuoto il resto della stanza. Anche sistemare l’arredamento potrebbe diventare un problema. Per questi motivi, nelle stanze rettangolari si tende ad inserire il camino al centro di uno dei lati lunghi.

Un camino, in effetti, può essere usato per dividere una grande stanza in due ambienti più confortevoli, magari con usi diversi, ad esempio pranzo e salotto.

I caminetti bifrontali svolgono egregiamente questa funzione, ed anche i più moderni caminetti ad isola, aperti su tutti i lati, che consentono la visione del fuoco quasi da qualunque punto della stanza.

Le stanze di forma irregolare presentano particolari problemi se il camino è inteso anche come fonte di riscaldamento, poiché i raggi infrarossi che irraggiano dal focolare, e che sono l’unica fonte di calore in un camino tradizionale aperto, viaggiano solo in linea retta.

Bisognerà dunque trovare una collocazione da cui il camino possa ‘vedere’ la maggior parte possibile dell’ambiente. Altrimenti bisognerà ricorrere a quei camini aperti, disponibili comunque sul mercato, che forniscono almeno un parziale recupero di aria calda, per scaldare l’ambiente per convezione, oltre che per irraggiamento.

Un altro aspetto del posizionamento riguarda la sua relazione con il muro nel quale è inserito o appoggiato. Per guadagnare spazio, si può progettare il camino in modo che sia completamente inserito nello spessore del muro, mentre, laddove lo spazio non è un problema, per ottenere il massimo effetto scenografico, il camino può essere completamente proiettato all’interno della stanza e solo appoggiato al muro.

Naturalmente, molto dipende dalla struttura delle pareti. Vecchi casali possono avere pareti di enorme spessore, che però è spesso sconsigliabile attraversare completamente, per questioni di stabilità, mentre case più moderne, con pareti assai più sottili, ma con intercapedine, possono comunque sconsigliare l’attraversamento per evitare di interrompere la continuità della stessa.

La collocazione nella stanza

Il camino d’angolo favorisce anche psicologicamente il ‘raccogliersi’ attorno al caminetto, e presenta altri vantaggi, specialmente in locali di piccole dimensioni: lasciando libere le pareti consente una più semplice disposizione degli altri arredi, e l’eventuale diversità delle due pareti crea meno problemi di simmetria. Inoltre, rende più semplice mimetizzare il volume della canna fumaria.

Il camino d’angolo offre spunto a soluzioni originali, poiché concentra il fuoco prospettico dello spazio in un luogo normalmente periferico dell’ambiente, con effetti inusuali, consentendo, ad esempio, l’uso di forme a base rotonda o poligonale, più difficili da inserire su pareti piane.

Il camino isolato centrale ricorda gli antichi ‘fogolari’ friulani, anche se naturalmente oggi forme e dimensioni sono ben diversi.

Con i moderni e leggeri materiali a disposizione si possono creare cappe di grande libertà formale che scendono dai soffitti su focolari per lo più tondi, attorno ai quali si può creare un anello di posti a sedere, mentre se di forma quadrata o rettangolare ben si prestano a separare in due ambienti più raccolti uno più grande.

Il camino centrale è una scelta impegnativa per il progettista, poiché il resto dell’arredo, e perfino gli elementi strutturali dell’ambiente dovranno essere armonizzati con la prepotente personalità di una tale collocazione.

Il camino inserito nell’arredo è una soluzione tipicamente attuale, propria di camini che hanno perduto la funzione del riscaldamento, e che, opportunamente isolati, possono essere inseriti in una parete attrezzata con una  libreria, un mobile bar o vicino alla tv, senza pericolo.

Camini del genere tendono ad essere meno ‘prepotenti’ di carattere, ed hanno spesso funzione puramente decorativa. I camini prefabbricati si prestano molto bene a questo scopo, essendo in genere già convenientemente isolati, mentre per camini artigianali bisogna porre molta attenzione all’isolamento termico, per ovvi motivi di sicurezza.

Il camino al centro della parete è la collocazione più tradizionale, adottata per secoli, quando il camino era l’unica fonte di riscaldamento. Viene spesso scelto anche per la possibilità di poter più facilmente celare la canna fumaria. Il camino posto al centro della parete tende a diventare elemento architettonico isolato dal resto dell’arredo, e dominante.

In genere in questa posizione viene utilizzato un camino con apertura frontale, ovvero aperto su tre lati, anche se in questo caso la tecnica di funzionamento può dare più problemi. Sarebbe meglio posizionare questo tipo di camino sulla parete opposta a quella dove sono presenti finestre.

Il camino divisorio, un bifrontale, ad esempio, può essere elemento di una parete divisoria attrezzata, posta, poniamo, tra cucina e camera da pranzo, ovvero tra pranzo e salone.

Anche in questo caso, come nel camino centrale, bisogna fare particolare attenzione alle correnti d’aria, che questi camini soffrono maggiormente, ed alle cappe aspiranti delle cucine, che possono creare una depressione tale da prevalere sul tiraggio del camino, in genere già scarso.

Problemi architettonici strutturali. La canna fumaria

Naturalmente, il posizionamento del camino è condizionato principalmente dalla possibile collocazione della canna fumaria.

Installare un caminetto in una casa in costruzione è più semplice e meno costoso che aggiungerne uno ad una casa già costruita. Dovendo aggiungere un caminetto, bisogna considerare le modifiche strutturali per sistemare il focolare, il basamento e la canna fumaria.

Un caminetto in muratura, specialmente, è più facilmente installabile all’esterno della casa che all’interno, perché fondamenta e canna fumaria sono realizzabili all’esterno, il che minimizza la perdita di spazio interno e la necessità di modifiche strutturali. I caminetti prefabbricati, invece, non richiedono fondazioni, e possono essere collegati ad una canna fumaria di non grandissime dimensioni, che più facilmente può attraversare un solaio. Questo tipo di caminetti possono essere facilmente installati su una parete interna senza tante modifiche strutturali. Certi camini ultramoderni autoportanti possono essere installati ancora più facilmente, praticamente come se fossero stufe.

Palazzi a più piani pongono particolari problemi per l’aggiunta di un caminetto inizialmente non previsto, se si abita ai piani bassi. La canna fumaria, ad esempio, può diventare molto lunga e costosa. Per di più la sua installazione interna diventa molto difficile, per lo spazio che occuperebbe negli interni dei piani superiori, e per la necessità di evitare altri servizi tecnici, come tubi del riscaldamento, dell’acqua sanitaria, condutture del gas e cavi elettrici.

Comodità di utilizzo

Anche l’utilizzo quotidiano del camino pone problemi che vanno vagliati in fase di progettazione, ad esempio l’immagazzinamento della legna e la rimozione delle ceneri. L’utilità di un magazzino per la legna interno alla casa sarà evidente la prima volta che dovrete affrontare una notte di pioggia per andare a rifornirvi di legna in giardino o in garage. Trasportare il legno dentro casa significa anche cospargerne di frammenti il pavimento. La soluzione ideale sarebbe un magazzino per la legna costruito attraverso una parete vicino al camino che possa essere rifornito dall’esterno e utilizzato dall’interno. Altrimenti, nel progetto e negli ingombri del camino andrebbe previsto un ripostiglio per la legna a fianco o sotto il focolare stesso.

Un camino in muratura costruito su fondamenta è più pesante e costoso, ma può disporre di un magazzino per la cenere posto sotto il focolare e già collegato all’esterno per la pulizia periodica. Un camino prefabbricato in genere non offre lo stesso vantaggio, e deve essere ripulito dall’interno della casa come una stufa.

Il focolare esterno, previsto dalla norma UNI 10683, è quell’estensione del focolare che serve a proteggere pavimenti combustibili dalle scintille, dal rotolamento dei ciocchi di legna e dall’irraggiamento della fiamma. In qualunque caminetto appoggiato od inserito a parete, il focolare esterno deve estendersi dal bordo del focolare vero e proprio secondo misure stabilite dalla norma e proporzionali alla dimensione della bocca del focolare.

I focolari esterni possono essere realizzati sia a filo pavimento che sollevati da esso. La disponibilità di spazio spesso detta la scelta: stanze piccole probabilmente richiedono un focolare esterno a filo del pavimento, perché sia calpestabile, mentre in stanze più grandi può essere sollevato, anche per dare maggiore importanza al camino. Un focolare esterno notevolmente rialzato può anche provvedere all’immagazzinamento della legna e fornire un caldo strapuntino.

Fonti: Alfredo Neri

Come accendi il tuo focolare

Leggi i consigli dei ricercatori per ottenere una combustione più pulita

L’utilizzo crescente dei prodotti a legna e a pellet per il riscaldamento domestico, ha contribuito enormemente alla riduzione del livello di CO2 in atmosfera, ma si è anche accompagnato da frequenti superamenti dei valori limite del particolato (PM10). Nei Paesi europei centro-meridionali, in inverno mediamente circa il 40% del PM10 è prodotto dalla combustione domestica di biomasse legnose, principalmente legna da ardere utilizzata in apparecchi domestici.

E’ ormai cosa nota che gli effetti negativi sull’ambiente sono causati da impianti poco efficienti poiché obsoleti o non certificati, ma anche da metodi di accensione sbagliati e dall’utilizzo scorretto del combustibile.

Per quanto riguarda il primo punto, molti Stati dell’UE, ma anche Amministrazioni locali hanno adottato da tempo politiche che promuovono l’acquisto di stufe e camini di ultima generazione e impongono per gli apparecchi domestici dei valori limite del rendimento e delle emissioni sempre più stringenti.

Per quanto riguarda gli altri aspetti, invece, che riguardano il ruolo chiave dell’utilizzatore finale, molto resta ancora da fare a livello di educazione all’uso corretto della biomassa legnosa.

Valutando i risultati delle più recenti ricerche realizzate in Austria, Cristoph Schmidl, senior researcher di Bioenergy2020, ritiene che una delle fasi più critiche che producono emissioni sia quella dell’accensione.

“E’ stato dimostrato che disponendo la legna in catasta e accendendo il fuoco dall’alto per mezzo di un modulo d’accensione composto da legnetti secchi, l’emissione di polveri si riduce del 50-80% rispetto all’accensione dal basso. Sulla base di una indagine campionaria presso gli utenti finali in Austria è risultato che solo l’8% accende il fuoco in questo modo, mentre il 58% degli utenti effettuano l’accensione dal basso, posizionando i legnetti secchi sul fondo.” – Cristoph Schmidl, senior researcher di Bioenergy2020

Anche i materiali usati nell’accensione della legna e il punto in cui vengono posizionati incidono sulle emissioni inquinanti. Il 62% del campione austriaco ha dichiarato di utilizzare piccoli pezzi di legna e carta, mentre solo l’8% dichiara di usare gli appositi accendi fuoco. L’83% degli utenti posizionano l’accendi fuoco alla base della carica o nella sua parte inferiore, dove causa i maggiori valori di emissione di polveri in fase di accensione. L’abitudine più corretta sarebbe di posizionarlo sulla cima della catasta.

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La foto sopra mostra una catasta accesa dall’alto con legnetti secchi: il metodo più corretto e “pulito” di accendere la legna, ma usato solo dall’8% del campione austriaco.

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In foto, ciocchi accesi dal basso con legnetti secchi: è il metodo usato dal 58% del campione austriaco (spesso, invece dei legnetti secchi, si posizionano pezzi di carta o cartone), ma non consigliato per le emissioni di particolato che produce.

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In foto, catasta rinfusa senza modulo di accensione: usato dal 15% del campione austriaco, è un metodo da evitare.

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In foto, ciocchi verticali con accensione dal basso (tipo bivacco): usato dal 19% del campione nella ricerca di Bioenergy2020, è anche questo un metodo da evitare.

Scritto da Fabio Fratini di Homy Calor

Camino in bagno lussuoso

COME ARREDARE IL BAGNO IN MODO LUSSUOSO: TANTE IDEE A CUI ISPIRARSI

Un bagno arredato in modo lussuoso si contraddistinguerà per i materiali preziosi, gli arredi di alta qualità e una serie di optional, talvolta anche inaspettati.

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Ecco tanti utili consigli su come arredare il bagno in modo lussuoso. Ricercatezza dei materiali, alta qualità, massimo del comfort, ricercatezza di stile, queste devono essere le caratteristiche principali di un bagno arredato in modo lussuoso, una vera e propria oasi di relax, in grado di coniugare estetica e funzionalità in modo unico ed esclusivo. Certo, un bagno di lusso non è accessibile a tutti ed è proprio questo a renderlo così speciale. Ecco allora tante idee a cui ispirarsi.

Arredare un bagno in modo lussuoso significa non badare troppo a spese nella scelta dei materiali e dei vari elementi d’arredo. Un bagno di lusso, per essere definito tale, dev’essere esclusivo e particolare, in grado di soddisfare tutte le esigenze in un ambiente di stile e ricercato. Lo stile da adottare per un bagno arredato in modo lussuoso rispecchierà la personalità del padrone di casa. Ecco allora alcuni spunti che potrebbero essere utili.

Innanzitutto la scelta dei rivestimenti, che saranno il punto chiave dell’intero ambiente. Il marmo si rivela il materiale più adatto per rendere più lussuoso il bagno: le venature naturali e le sfumature cromatiche tipiche di questo materiale conferiranno eleganza a ogni contesto.

Chi ama uno stile più naturale, in linea con le tendenze arredo bagno moderne, non sbaglierà scegliendo il legno, sia per i rivestimenti che per gli elementi bagno, da alternare magari a pietra e sasso. Anche la rubinetteria bagno rispecchierà lo stile d’ispirazione naturale, con docce effetto cascata e vasche da bagno rotonde in pietra naturale. Dei quadri su parete raffiguranti sassi e piante verdi, completeranno lo splendido scenario.

Chi ama le eleganti salles de bain del passato, così grandi e sfarzose, non dovrà far mancare nell’arredo bagno i dettagli dorati: piastrelle decorate con motivi sinuosi, rubinetteria preziosa, lampadari di cristallo metteranno in luce tutta la raffinatezza di questo pregiatissimo materiale. In questo bagno i rivestimenti saranno rigorosamente dalle superfici lucide e personalizzeranno interamente pareti, pavimenti e soffitti.

Per arredare un bagno in modo lussuoso, oltre agli arredi indispensabili per questo ambiente, dovrai concedere particolare attenzione a tutti quelli che possono essere considerati gli optional. Solo in questo modo la tua salle de bain potrà essere considerata davvero di lusso. Televisioni e sistemi audio intratteranno l’ospite regalandogli piacevoli momenti di relax mentre un bel camino acceso farà da sfondo a un piacevole bagno romantico per due. Non resta che stappare lo champagne!

Fonti: DesignMag

Scritto da Fabio Fratini di Homy Calor

il Caminetto – 4^ parte

I Caminetti prefabbricati

Anche l’utilizzo quotidiano del camino pone problemi che vanno vagliati in fase di progettazione, ad esempio l’immagazzinamento della legna e la rimozione delle ceneri. L’utilità di un magazzino per la legna interno alla casa sarà evidente la prima volta che dovrete affrontare una notte di pioggia per andare a rifornirvi di legna in giardino o in garage. Trasportare il legno dentro casa significa anche cospargerne di frammenti il pavimento. La soluzione ideale sarebbe un magazzino per la legna costruito attraverso una parete vicino al camino che possa essere rifornito dall’esterno e utilizzato dall’interno. Altrimenti, nel progetto e negli ingombri del camino andrebbe previsto un ripostiglio per la legna a fianco o sotto il focolare stesso.

Un camino in muratura costruito su fondamenta è più pesante e costoso, ma può disporre di un magazzino per la cenere posto sotto il focolare e già collegato all’esterno per la pulizia periodica. Un camino prefabbricato in genere non offre lo stesso vantaggio, e deve essere ripulito dall’interno della casa come una stufa.

Il focolare esterno, previsto dalla norma UNI 10683, è quell’estensione del focolare che serve a proteggere pavimenti combustibili dalle scintille, dal rotolamento dei ciocchi di legna e dall’irraggiamento della fiamma. In qualunque caminetto appoggiato od inserito a parete, il focolare esterno deve estendersi dal bordo del focolare vero e proprio secondo misure stabilite dalla norma e proporzionali alla dimensione della bocca del focolare.

I focolari esterni possono essere realizzati sia a filo pavimento che sollevati da esso. La disponibilità di spazio spesso detta la scelta: stanze piccole probabilmente richiedono un focolare esterno a filo del pavimento, perché sia calpestabile, mentre in stanze più grandi può essere sollevato, anche per dare maggiore importanza al camino. Un focolare esterno notevolmente rialzato può anche provvedere all’immagazzinamento della legna e fornire un caldo strapuntino.

I caminetti prefabbricati sono realizzati secondo un preciso progetto, che prevede generalmente anche norme specifiche per l’installazione. Sono acquistati completi di tutte le parti, in muratura e/o metalliche, ed il lavoro si riduce alla installazione e, per alcuni tipi, al successivo trattamento ‘cosmetico’ del focolare. Si trovano in commercio sia di tipo radiante che convettivo, con focolari sia in metallo che in muratura,.

I camini prefabbricati si trovano in dozzine di differenti modelli, dai più elaborati ai più semplici, con prezzi che variano di conseguenza. Tutti condividono gli stessi vantaggi di base: prezzo relativamente basso, facilità di installazione, peso relativamente leggero. Inoltre hanno in genere una canna fumaria più piccola.

I camini prefabbricati possono a loro volta essere suddivisi in varie categorie:

Caminetti prefabbricati finiti, cioè camini già completi e assemblati in ogni loro parte, sia interna che esterna, che devono solo essere trasportati e posizionati nella loro collocazione definitiva e collegati ad una canna fumaria per poter funzionare.

Sono, ovviamente, i camini più facili da installare, molto simili a stufe come semplicità di posa in opera, e realizzati generalmente in metallo. L’installazione richiede solo il rispetto delle distanze di sicurezza da pareti ed elementi d’arredo e delle istruzioni del costruttore rispetto alla dimensione, altezza e qualità della canna fumaria, mentre non sono richiesti elementi o materiali accessori oltre quelli forniti. In questa categoria rientrano ormai praticamente solo i camini ‘tipo Franklin’.

A destra è fotografato, il modello ‘Colonial’ della Godin, che ricalca quasi perfettamente l’originale disegno settecentesco di Benjamin Franklin, mentre qui a sinistra è fotografato un modello della ‘Ceramiche Savio’, in maiolica di Castellamonte, che, modificando il disegno originale, ha aggiunto due uscite per aria calda di convezione.

Questo tipo di camini, ovviamente, non consentono alcuna personalizzazione, a parte, in alcuni casi, la scelta del colore e della finitura superficiale. Trattandosi di blocchi completi e prefiniti, l’ingombro ed il peso possono costituire un problema per il trasporto e l’installazione. Per la realizzazione del canale da fumo e della canna fumaria andranno scrupolosamente seguite le istruzioni del produttore. La presa d’aria fresca andrà realizzata esternamente, e quasi sempre non potrà essere nascosta dall’involucro del camino, il che potrebbe provocare fastidiose correnti d’aria.

Accessori come la legnaia o un  recipiente per la cenere dovranno anche essere previsti a parte.

Caminetti prefabbricati semifiniti, cioè camini forniti già completi nelle singole parti, anche di finitura ‘estetica’, ma che richiedono comunque un’opera di assemblaggio e collegamento di queste sul posto di installazione.

La posa in opera prevede solo semplici opere edili, ed alcuni materiali accessori, come sigillanti per alte temperature, coibentanti e ferramenta per la sigillatura delle parti.  Come i caminetti finiti,  consentono poche ‘personalizzazioni’. Anche questi sono in gran parte realizzati in metallo, ma alcune parti possono essere in materiale refrattario od in legno, come le cornici.

In questa categoria rientrano molti moderni camini di design, ma anche classicicamini tipo Rumford, come quello fotografato qui a destra, prodotto dalla inglese Stovax, con interno in ghisa, decorazione in mattonelle di ceramica e cornice in legno. In questo tipo di camino la scelta è tra alcuni modelli di cornice, e di interni, ed a diverse serie di mattonelle decorative. Le tre parti principali, cornice, interno e focolare esterno,  possono anche essere acquistate separatamente.

A sinistra, invece, un camino di design di J.C. Bordelet, francese, importato da Zeta Linea, dove la scelta è ristretta esclusivamente al modello, ed, in alcuni casi, ai colori.

L’installazione dei camini prefiniti può essere più o meno complessa a seconda del modello e del produttore scelto, ma in genere richiede l’ausilio di personale esperto e, naturalmente, lo scrupoloso rispetto delle istruzioni del fabbricante.  Trattandosi di camini prefiniti anche dal punto di vista estetico, occorre una buona capacità di prevederne l’impatto architettonico e stilistico in un arredamento esistente.

 

Caminetti prefabbricati grezzi, cioè interni di camini, o camere di fuoco complete di cappa, ( insomma, la parte puramente ‘tecnica’ del camino) realizzate generalmente in materiale edile di varia natura, ma con parti metalliche (come le valvole, le griglie per la cenere, ed, a volte, un rivestimento in ghisa delle pareti del focolare), suddivisi in vari pezzi per semplicità e sicurezza di trasporto, senza finitura esterna, ma che possono essere finiti esteriormente in qualunque modo.

L’installazione richiede l’impiego di manodopera esperta, opere edili abbastanza impegnative e l’utilizzo di materiali estranei alla confezione, ma che divengono parte integrante del prodotto finito, come malte e cementi refrattari, coibentanti, etc.

Rientrano in questa categoria la maggior parte dei prefabbricati venduti sul mercato, sia classici camini all’italiana, come il modello K75 dell’Edilkamin fotografato qui a destra, sia prefabbricati tipo Rumford, meno diffusi da noi, ma comuni nel mondo anglosassone, come quello disegnato sotto.

I camini all’italiana sono prodotti in una grande varietà di forme e dimensioni. Si tratta generalmente di camini a parete, e possono essere squadrati o curvi,  frontali o ad angolo, con uno, due o anche tre lati aperti, ovvero bifrontali.

Si va dai più semplici ed economici ‘camini da cottura’, realizzati in materiale refrattario di vario tipo , ai più complessi e costosi modelli ‘ da riscaldamento’, con pareti interne rivestite in ghisa, per aumentare l’irraggiamento, oppure con complessi meccanismi di ricircolo e distribuzione di aria calda, ad effetto convettivo.

 Più complesso è il camino, maggiore perizia è richiesta nell’installazione, e più importante diventa la cura con cui parti accessorie generalmente non fornite, ad esempio la controcappa esterna, debbono essere realizzate per ottenere il massimo risultato previsto dal progetto.

Come già accennato, tutti i camini prefabbricati presentano una serie di vantaggi rispetto ai camini artigianali, il principale dei quali è che il problema tecnico del camino è già stato risolto dal produttore e che tutto quello che occorre fare è seguire alla lettera le istruzioni di posa in opera per ottenere un buon risultato.

I camini prefabbricati, a parità di qualità del prodotto finito, sono in media più economici dei camini artigianali, più leggeri e facili da collocare, più semplici da installare.

D’altra parte, poiché acquistando un prefabbricato, si acquista anche un progetto, che prescrive le dimensioni dell’ambiente in cui il camino andrà collocato, l’altezza, il tipo e la sezione di canna fumaria, etc. etc., questo generale vantaggio può trasformarsi in un limite in alcuni casi particolari in cui, nonostante la grande varietà di prefabbricati presenti in commercio, sia difficile trovarne uno che si adatti perfettamente alle proprie esigenze.

Inoltre, un camino prefabbricato è, appunto, inequivocabilmente ‘prefabbricato’, specie nei prodotti più economici, il che può essere insopportabile per chi, in un camino, ricerchi anche un particolare ‘glamour’ architettonico, a parte alcuni prodotti di altissimo design, peraltro non facili da collocare, ed in genere estremamente costosi.

Camini a gas.

Un’alternativa vista con sempre maggior da chi vuole sia riscaldare gli ambienti che godere dell’atmosfera romantica del caminetto, ma senza troppe noie, è il camino prefabbricato a gas.

Questi camini somigliano a quelli convenzionali, ma hanno ciocchi artificiali di legna mineralizzata, e ugelli del gas nascosti che accendono la fiamma con un comune interruttore.

Un catalizzatore inserito nell’impasto dei ciocchi fa virare il colore della fiamma dal blu del gas al rosso della legna, rendendo un focolare a gas ben costruito quasi indistinguibile da un autentico focolare a legna.

L’installazione deve essere però assolutamente eseguita da un tecnico professionista e certificata in base alla L. 46/90, e non possono mai essere installati in camere da letto.