Questo caminetto a gas, stile minimal, è stato realizzato con un monolite in pietra Grigio Star levigata. Crediamo di aver fatto un buon lavoro….voi cosa ne pensate?
Camino a gas
Il camino a gas
La praticità, l’affidabilità, la semplicità. Facili da installare (arrivano praticamente già pronti per l’uso), semplici da utilizzare (funzionano con un telecomando, come la televisione), nemmeno troppo costosi come metodo di riscaldamento (i migliori tra quelli chiusi da un vetro sfiorano un’efficienza del 90%) stanno lentamente conquistandosi la loro fetta di mercato anche in Italia, anche se siamo ben lungi dai numeri di alcuni paesi nordici, come Olanda o Gran Bretagna, dove le installazioni a gas rappresentano ormai più del 50% del totale.
Per chi non voglia rinunciare al calore del focolare domestico anche in un appartamento urbano nel quale gestire un camino a legna potrebbe essere proibitivo, i focolari a gas costituiscono una valida alternativa. Lo stile varia dal moderno minimalista, con grandi vetri panoramici o addirittura focolari aperti in cui la fiamma del gas è esposta senza infingimenti, sino al look più tradizionale, con focolari in refrattario corredati da legna e braci mineralizzate che riproducono l’effetto legna con estremo realismo.
il Camino a gas
Facilità di installazione, sicurezza e funzionalità similari a un caminetto tradizionale, il camino a gas si impone nella vostra casa di città. Più versatile e fedele nella visione della fiamma che, con le sue colorazioni rosse e blu, danza senza interruzione nel focolare.
Stufe, inserti e caminetti a gas
Si tratta spesso di tradizionali prodotti a legna, il cui ‘chassis’ è stato modificato introducendovi un bruciatore a gas. Si ottengono così delle stufe o dei camini che, pur conservando il ‘glamour’ della stufa classica, possono essere comodamente ambientati anche in locali cittadini, dove l’impiego della legna è costoso o difficile, consentendone l’utilizzo da parte di utenti ‘pigri’, che non abbiano (o non vogliano avere) dimestichezza con la legna. L’installazione è spesso più semplice di quella di un ‘vero’ camino. All’interno della camera di combustione sono generalmente posti della legna o del carbone mineralizzati, con un catalizzatore che fa virare il colore della fiamma dal blu classico del gas al rosso della fiamma di legna, con un effetto molto realistico. Inutile dire che questi prodotti rispettano le più severe norme europee, sono tutti marchiati CE e dotati (o dotabili ) di tutte le comodità e sicurezze proprie delle stufe a gas in generale (temporizzatore, termocoppia, termostato, accensione automatica, etc.). Il bruciatore può essere adattato sia per il metano che per il GPL. E’ sempre necessaria una canna fumaria, tranne per alcuni modelli di potenza inferiore ai 4 kw, che possono essere installati come una comune stufa a gas di tipo “A”
Alcuni tipi di camini a gas prefabbricati completi vengono forniti con focolare aperto, cioè senza vetro, per accentuare l’effetto realistico della fiamma. Si tratta di prodotti esclusivamente di arredo, la cui efficienza è minima e la cui capacità di riscaldamento trascurabile.
I modelli con focolare chiuso a camera stagna, invece, hanno una notevole efficienza, e una buona capacità di fornire riscaldamento. Si tratta pur sempre, naturalmente, di riscaldamento a gas, quindi comunque ‘costoso’. Se volete risparmiare, dovete installare un focolare a legna. Un focolare a gas può essere comunque una integrazione interessante in un appartamento fornito di riscaldamento centralizzato che richieda qualche caloria in più.
Quasi tutti i prodotti attualmente in commercio vengono forniti di telecomando per accendere e regolare la fiamma e il riscaldamento.
Vantaggi
L’installazione di un camino a gas è generalmente più semplice di quella di un camino a legna, specie per i modelli a camera stagna. La canna fumaria è molto piccola e, dove è possibile installare un tubo coassiale, è possibile evitare la realizzazione di una presa d’aria.
Un camino a gas gode di tutti i vantaggi degli impianti a gas: possibilità di regolare con assoluta precisione l’andamento della combustione e la quantità di calore prodotto, controllo del consumo di carburante, regolazione automatica con controllo a termostato, telecomando, etc.
Un camino a gas è pulito, non produce cenere, non disperde residui di legna, non richiede l’immagazzinamento e la stagionatura del combustibile, non impone lavori faticosi come il taglio della legna o il suo trasporto. La combustione è pulita, difficilmente produce incrostazioni in canna fumaria, la manutenzione è semplice e non occorre una pulizia frequente.
Svantaggi
Un camino od una stufa a gas devono essere installati da un termotecnico qualificato, e sono soggetti a verifica almeno una volta l’anno, sempre da parte di personale qualificato (Tuttavia questo è ormai vero anche per i camini a legna o pellet)
Sono generalmente più costosi di un impianto a legna, ed anche il costo di esercizio è decisamente più alto.
Lasciando da parte i camini con focolare aperto, la cui capacità di fornire calore utile è del tutto trascurabile, anche i camini a camera chiusa, che pure possono avere una notevole capacità di riscaldamento, non raggiungono comunque mai l’efficienza di una caldaia. Il costo del riscaldamento, insomma, è notevole.
In nessun camino a gas è possibile cucinare alcunchè, ed in caso di caduta della tensione elettrica cessano di funzionare.
Come qualunque meccanismo elettromeccanico, sono soggetti ad una usura certamente maggiore rispetto ad una stufa od un camino a legna, che, se correttamente usati, sono praticamente indistruttibili.
Seguici nei prossimi articoli per scoprire altre soluzioni, prezzi e i diversi modelli di focolari.
Fonti: Alfredo Neri
Camino trifacciale
Ecco un ottimo esempio di camino trifacciale che consente al fuoco di diventare un vero e proprio elemento d’arredo in continua evoluzione. Si tratta di un camino realizzato utilizzando un focolare con vetro trifacciale particolarmente adatto per creare o separare due ambienti nello spazio abitativo: l’apertura dell’anta è a saliscendi così da facilitare sia il caricamento del combustibile, in questo caso legna, sia la pulizia del focolare.
Nei prossimi articoli vi presenteremo alcuni focolari con le relative schede tecniche, prezzi e alcune soluzioni realizzate.
Non perdete i prossimi articoli…..
il Caminetto
I caminetti tradizionali
… inutile come un camino…
Veramente, la citazione originale, riportata volentieri in quasi tutti gli opuscoli e le pubblicazioni che si occupano di caminetti, almeno in Italia, è: ‘…inutile come un camino d’estate‘, ed è frase di Francesco Milizia, Architetto veneto del settecento, riportata nella sua opera Principj di Architettura Civile, del 1785.
Se ci siamo permessi di parafrasare una così autorevole fonte, è perché, nei quasi due secoli e mezzo che ci separano dalla pubblicazione del celebre trattato, l’architettura e l’edilizia civile in genere, la tecnologia del riscaldamento, così come il nostro stile di vita, si sono talmente modificati, che non ci è parso troppo irrispettoso attualizzare il problema, e porci la domanda:a che diavolo serve, oggi, un camino?
Non a riscaldare: se chi legge ha avuto- o avrà – la bontà e la pazienza di seguire la trattazione sulle stufe, saprà che un caminetto aperto è una fonte di calore del tutto inefficiente e, spesso, insalubre, che è stata da tempo sostituita da altre tecniche di riscaldamento, assai più comode ed economiche.
Non a cucinare: lasciando pure da parte i cibi precotti ed i prodotti di ‘fast food’ che sempre più spesso occupano la nostra tavola (quando non vengano consumati addirittura in piedi…), francamente non vediamo i nostri contemporanei di qualunque sesso e condizione rinunciare alle comodità di una cucina moderna per tornare a tecniche e strumenti di cottura già dimenticati prima dell’alba del ventesimo secolo. Qualche bruschetta natalizia o pasquale non giustifica certo l’impegno ed il costo che la realizzazione di un camino comporta.
Pure, mai come oggi i camini sono stati amati e richiesti – e mai come oggi l’offerta della produzione è stata così varia ed articolata da provocare un così grave imbarazzo nella scelta. Tutti gli stili e tutte le tendenze del disegno d’interni e dell’architettura, dal classicismo più tradizionalista sino all’high tech più avveniristico e sfrenato, sembrano considerare irrinunciabile l’impiego di questo antichissimo elemento, il fuoco, e della sua cornice: il caminetto, appunto.
Eppure forse è proprio in questo il segreto della nuova vita del caminetto: nella sua lussuosa inutilità, nella sua totale separatezza da qualunque reale scopo pratico.
Svincolato dalla necessità di riscaldare e di cucinare, gravosi compiti affidati ad altri – più tecnologici e meno aristocratici – strumenti, il camino gode oggi dell’immenso privilegio di essere scelto, invece che subìto, lasciando all’estro dell’architetto, all’intuito dell’arredatore, alla genuinità del proprietario, la libertà della forma, della dimensione, della collocazione. Ridotto a puro contenitore del fuoco, ritrova la sua primitiva sacralità di focolare domestico, di centro naturale d’attrazione della vita famigliare, contendendola, egli soltanto, a quell’altra moderna scatola di luce e colori, la televisione, dal contenuto, ormai, assai più monotono e ripetitivo del guizzare della sua fiamma.
Accucciarsi davanti al focolare, pulirlo con cura della vecchia cenere, scegliere e posizionare con calma i giusti tagli di legno, i più piccoli e più facili da bruciare prima e quelli più grossi e durevoli poi, accendere finalmente il fuoco, curarlo finché prenda adeguatamente, e poi sedersi soddisfatti ad ammirare il risultato, attizzando la fiamma ogni tanto, magari solo per il gusto di sfavillare qualche scintilla in giro, è l’unica antica cerimonia che sia rimasta nella nostra automatizzata e supertecnologica vita, che ci faccia sentire ancora fratelli di Prometeo, rinnovando l’eterno stupore del fuoco, e l’intimo orgoglio di saperlo dominare, gesti semplici dal significato immediato, che suonano corde ancestrali ancora non del tutto sopite della nostra originaria natura di cacciatori e raccoglitori del Paleolitico….
Lasciarsi abbrustolire al calore della fiamma dà ancora un piacere che nessun riscaldamento centralizzato può imitare, ascoltare nella notte lo scoppiettìo dei ceppi dà un senso di sicurezza e rilassamento che nessun moderno farmaco può sostituire, lasciar vagare lo sguardo sul guizzante e mutevole gioco di luci di un focolare in penombra libera ancora la fantasia e l’immaginazione che il bombardamento mediatico radiotelevisivo opprime ed atrofizza…
La semplice cura di un focolare ha un valore terapeutico, crediamo, che il Servizio Sanitario Nazionale dovrebbe riconoscere, consentendone l’installazione al prezzo di un modesto ‘ticket’, come misura profilattica contro lo sciocchezzaio e la confusione della vita moderna…
Un caminetto riscalda, illumina, favorisce la ventilazione della casa, fa compagnia ed arreda. Nessun altro componente della casa, né strutturale né accessorio, svolge così tante e mutevoli funzioni insieme. Certamente la caldaia riscalda di più e più economicamente, le lampade elettriche illuminano meglio, la televisione o la radio hanno una colonna sonora più varia, e altri sistemi tecnologici rendono la nostra vita più semplice e comoda, ma nessuno che corrisponda ai nostri istinti più intimamente del camino, nessun che sia più affine a noi stessi, nessuno che sia così versatile e plasmabile alle nostre esigenze.
Un camino posto in un qualunque spazio, trasforma una stanza vuota in una casa: nient’altro ha questo incredibile potere.
Ecco, il potere di trasformare anche una banale abitazione moderna, industriale, anonima, in una Casa:basterebbe questo, crediamo, a far desiderare un camino.
E scusate se è poco…
Fonti: Alfredo Neri
Camino a gas
Una fiamma blu e rossa, che appare nel vostro #caminetto con un semplice interruttore, saprà regalarvi l’atmosfera accogliente del fuoco tradizionale.
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