I Caminetti prefabbricati
Anche l’utilizzo quotidiano del camino pone problemi che vanno vagliati in fase di progettazione, ad esempio l’immagazzinamento della legna e la rimozione delle ceneri. L’utilità di un magazzino per la legna interno alla casa sarà evidente la prima volta che dovrete affrontare una notte di pioggia per andare a rifornirvi di legna in giardino o in garage. Trasportare il legno dentro casa significa anche cospargerne di frammenti il pavimento. La soluzione ideale sarebbe un magazzino per la legna costruito attraverso una parete vicino al camino che possa essere rifornito dall’esterno e utilizzato dall’interno. Altrimenti, nel progetto e negli ingombri del camino andrebbe previsto un ripostiglio per la legna a fianco o sotto il focolare stesso.
Un camino in muratura costruito su fondamenta è più pesante e costoso, ma può disporre di un magazzino per la cenere posto sotto il focolare e già collegato all’esterno per la pulizia periodica. Un camino prefabbricato in genere non offre lo stesso vantaggio, e deve essere ripulito dall’interno della casa come una stufa.
Il focolare esterno, previsto dalla norma UNI 10683, è quell’estensione del focolare che serve a proteggere pavimenti combustibili dalle scintille, dal rotolamento dei ciocchi di legna e dall’irraggiamento della fiamma. In qualunque caminetto appoggiato od inserito a parete, il focolare esterno deve estendersi dal bordo del focolare vero e proprio secondo misure stabilite dalla norma e proporzionali alla dimensione della bocca del focolare.
I focolari esterni possono essere realizzati sia a filo pavimento che sollevati da esso. La disponibilità di spazio spesso detta la scelta: stanze piccole probabilmente richiedono un focolare esterno a filo del pavimento, perché sia calpestabile, mentre in stanze più grandi può essere sollevato, anche per dare maggiore importanza al camino. Un focolare esterno notevolmente rialzato può anche provvedere all’immagazzinamento della legna e fornire un caldo strapuntino.
I caminetti prefabbricati sono realizzati secondo un preciso progetto, che prevede generalmente anche norme specifiche per l’installazione. Sono acquistati completi di tutte le parti, in muratura e/o metalliche, ed il lavoro si riduce alla installazione e, per alcuni tipi, al successivo trattamento ‘cosmetico’ del focolare. Si trovano in commercio sia di tipo radiante che convettivo, con focolari sia in metallo che in muratura,.
I camini prefabbricati si trovano in dozzine di differenti modelli, dai più elaborati ai più semplici, con prezzi che variano di conseguenza. Tutti condividono gli stessi vantaggi di base: prezzo relativamente basso, facilità di installazione, peso relativamente leggero. Inoltre hanno in genere una canna fumaria più piccola.
I camini prefabbricati possono a loro volta essere suddivisi in varie categorie:
Caminetti prefabbricati finiti, cioè camini già completi e assemblati in ogni loro parte, sia interna che esterna, che devono solo essere trasportati e posizionati nella loro collocazione definitiva e collegati ad una canna fumaria per poter funzionare.
Sono, ovviamente, i camini più facili da installare, molto simili a stufe come semplicità di posa in opera, e realizzati generalmente in metallo. L’installazione richiede solo il rispetto delle distanze di sicurezza da pareti ed elementi d’arredo e delle istruzioni del costruttore rispetto alla dimensione, altezza e qualità della canna fumaria, mentre non sono richiesti elementi o materiali accessori oltre quelli forniti. In questa categoria rientrano ormai praticamente solo i camini ‘tipo Franklin’.
A destra è fotografato, il modello ‘Colonial’ della Godin, che ricalca quasi perfettamente l’originale disegno settecentesco di Benjamin Franklin, mentre qui a sinistra è fotografato un modello della ‘Ceramiche Savio’, in maiolica di Castellamonte, che, modificando il disegno originale, ha aggiunto due uscite per aria calda di convezione.
Questo tipo di camini, ovviamente, non consentono alcuna personalizzazione, a parte, in alcuni casi, la scelta del colore e della finitura superficiale. Trattandosi di blocchi completi e prefiniti, l’ingombro ed il peso possono costituire un problema per il trasporto e l’installazione. Per la realizzazione del canale da fumo e della canna fumaria andranno scrupolosamente seguite le istruzioni del produttore. La presa d’aria fresca andrà realizzata esternamente, e quasi sempre non potrà essere nascosta dall’involucro del camino, il che potrebbe provocare fastidiose correnti d’aria.
Accessori come la legnaia o un recipiente per la cenere dovranno anche essere previsti a parte.
Caminetti prefabbricati semifiniti, cioè camini forniti già completi nelle singole parti, anche di finitura ‘estetica’, ma che richiedono comunque un’opera di assemblaggio e collegamento di queste sul posto di installazione.
La posa in opera prevede solo semplici opere edili, ed alcuni materiali accessori, come sigillanti per alte temperature, coibentanti e ferramenta per la sigillatura delle parti. Come i caminetti finiti, consentono poche ‘personalizzazioni’. Anche questi sono in gran parte realizzati in metallo, ma alcune parti possono essere in materiale refrattario od in legno, come le cornici.
In questa categoria rientrano molti moderni camini di design, ma anche classicicamini tipo Rumford, come quello fotografato qui a destra, prodotto dalla inglese Stovax, con interno in ghisa, decorazione in mattonelle di ceramica e cornice in legno. In questo tipo di camino la scelta è tra alcuni modelli di cornice, e di interni, ed a diverse serie di mattonelle decorative. Le tre parti principali, cornice, interno e focolare esterno, possono anche essere acquistate separatamente.
A sinistra, invece, un camino di design di J.C. Bordelet, francese, importato da Zeta Linea, dove la scelta è ristretta esclusivamente al modello, ed, in alcuni casi, ai colori.
L’installazione dei camini prefiniti può essere più o meno complessa a seconda del modello e del produttore scelto, ma in genere richiede l’ausilio di personale esperto e, naturalmente, lo scrupoloso rispetto delle istruzioni del fabbricante. Trattandosi di camini prefiniti anche dal punto di vista estetico, occorre una buona capacità di prevederne l’impatto architettonico e stilistico in un arredamento esistente.
Caminetti prefabbricati grezzi, cioè interni di camini, o camere di fuoco complete di cappa, ( insomma, la parte puramente ‘tecnica’ del camino) realizzate generalmente in materiale edile di varia natura, ma con parti metalliche (come le valvole, le griglie per la cenere, ed, a volte, un rivestimento in ghisa delle pareti del focolare), suddivisi in vari pezzi per semplicità e sicurezza di trasporto, senza finitura esterna, ma che possono essere finiti esteriormente in qualunque modo.
L’installazione richiede l’impiego di manodopera esperta, opere edili abbastanza impegnative e l’utilizzo di materiali estranei alla confezione, ma che divengono parte integrante del prodotto finito, come malte e cementi refrattari, coibentanti, etc.
Rientrano in questa categoria la maggior parte dei prefabbricati venduti sul mercato, sia classici camini all’italiana, come il modello K75 dell’Edilkamin fotografato qui a destra, sia prefabbricati tipo Rumford, meno diffusi da noi, ma comuni nel mondo anglosassone, come quello disegnato sotto.
I camini all’italiana sono prodotti in una grande varietà di forme e dimensioni. Si tratta generalmente di camini a parete, e possono essere squadrati o curvi, frontali o ad angolo, con uno, due o anche tre lati aperti, ovvero bifrontali.
Si va dai più semplici ed economici ‘camini da cottura’, realizzati in materiale refrattario di vario tipo , ai più complessi e costosi modelli ‘ da riscaldamento’, con pareti interne rivestite in ghisa, per aumentare l’irraggiamento, oppure con complessi meccanismi di ricircolo e distribuzione di aria calda, ad effetto convettivo.
Più complesso è il camino, maggiore perizia è richiesta nell’installazione, e più importante diventa la cura con cui parti accessorie generalmente non fornite, ad esempio la controcappa esterna, debbono essere realizzate per ottenere il massimo risultato previsto dal progetto.
Come già accennato, tutti i camini prefabbricati presentano una serie di vantaggi rispetto ai camini artigianali, il principale dei quali è che il problema tecnico del camino è già stato risolto dal produttore e che tutto quello che occorre fare è seguire alla lettera le istruzioni di posa in opera per ottenere un buon risultato.
I camini prefabbricati, a parità di qualità del prodotto finito, sono in media più economici dei camini artigianali, più leggeri e facili da collocare, più semplici da installare.
D’altra parte, poiché acquistando un prefabbricato, si acquista anche un progetto, che prescrive le dimensioni dell’ambiente in cui il camino andrà collocato, l’altezza, il tipo e la sezione di canna fumaria, etc. etc., questo generale vantaggio può trasformarsi in un limite in alcuni casi particolari in cui, nonostante la grande varietà di prefabbricati presenti in commercio, sia difficile trovarne uno che si adatti perfettamente alle proprie esigenze.
Inoltre, un camino prefabbricato è, appunto, inequivocabilmente ‘prefabbricato’, specie nei prodotti più economici, il che può essere insopportabile per chi, in un camino, ricerchi anche un particolare ‘glamour’ architettonico, a parte alcuni prodotti di altissimo design, peraltro non facili da collocare, ed in genere estremamente costosi.
Camini a gas.
Un’alternativa vista con sempre maggior da chi vuole sia riscaldare gli ambienti che godere dell’atmosfera romantica del caminetto, ma senza troppe noie, è il camino prefabbricato a gas.
Questi camini somigliano a quelli convenzionali, ma hanno ciocchi artificiali di legna mineralizzata, e ugelli del gas nascosti che accendono la fiamma con un comune interruttore.
Un catalizzatore inserito nell’impasto dei ciocchi fa virare il colore della fiamma dal blu del gas al rosso della legna, rendendo un focolare a gas ben costruito quasi indistinguibile da un autentico focolare a legna.
L’installazione deve essere però assolutamente eseguita da un tecnico professionista e certificata in base alla L. 46/90, e non possono mai essere installati in camere da letto.