Lo stile industriale, uno stile nato negli Stati Uniti alla fine degli anni Ottanta per l’esigenza di recuperare vecchi edifici, precedentemente utilizzati come fabbriche, da adibire ad abitazioni e conosciuto soprattutto grazie ai set delle produzioni cinematografiche americane e serie Tv ambientate in open space e soft.
Dà il suo meglio in ambienti ariosi e con poche tramezzature, perfetti se i muri sono già abbastanza rovinati e contengono pareti di mattoncini a vista se magari i pavimenti sono finiti con una resina industriale o in cemento lucidato, in modo da non avere fughe e conferire una ulteriore sensazione di continuità.
Però credo che si possa anche provare a riprodurre lo stile industriale in un monolocale o comunque in un ambiente più tradizionale con alcuni accorgimenti e magari scegliendo soltanto qualche pezzo da integrare sapientemente ad altri già presenti. Importante è ricordare che per sua natura è uno stile sobrio ed essenziale e la scelta dei colori deve andare dal nero, al grigio, al bianco con piccoli tocca di colore. Importante accostare a materiali più freddi come il vetro, l’acciaio, il ferro e l’alluminio anche mobili e complementi di arredo in legno per rendere più caldo un ambiente che altrimenti risulterebbe troppo freddo e impersonale. Pochi elementi senza creare un sovraffollamento di mobili, via libera a suppellettili di recupero come vecchi orologi e elementi ferrosi di macchinari, lasciati anche a terra in un apparente disordine consapevole e perchè no anche il calore di un caminetto